domenica 4 dicembre 2016

ELTIS non ti temo!

Un saluto a tutti i lettori,
rieccomi finalmente qui, dopo 3 giorni dall'ultimo post per rendervi partecipi delle novità riguardo la partenza, ormai più che imminente.
Venerdì mattina sono andato a fare il passaporto e, nemmeno a dirlo, si sono verificati problemi e ritardi che mi hanno tenuto più di 3 ore in commissariato, poichè non avevano connessione Wi-Fi e non riuscivano a prendermi le impronte digitali.
Successivamente le cose sono procedute senza ulteriori disagi e ora posso definirmi SCHEDATO...😂

Sabato pomeriggio invece mi attendeva l'ELTIS test, una prova per valutare le nostre capacità di padroneggiare la lingua.
Ho approfittato dell'occasione per passeggiare per Roma in compagnia di una ragazza che partirà con la mia stessa agenzia e ha svolto come me il test

La prova consiste in 24 domande riferite a varie Listening, riguardanti prevalentemente ambiti matematici o discorsi tra alunni e insegnanti.
Vi è anche una seconda parte, la quale comprende 26 domande collegate a 3 differenti Reading, di genere vario.
Io personalmente( anche se credo che il test sia unico e universale) ne avevo una sugli insetti, una sui traguardi e una riferita a una pittrice impressionista americana, Mary Cassat che si unì al circolo francese di Degas.
Qualora doveste partire, e dunque sostenere questo "esame", non preoccupatevi minimamente poichè è veramente semplice; basta mantenere un buon livello di concentrazione e non angosciarsi troppo.

Ormai il tempo che separa il sottoscritto dagli Stati Uniti è veramente poco e ciò mi fa provare sensazioni indescrivibili.
Non intendo nascondere la mia volontà sempre più forte di lasciare l'Italia, i miei amici e parenti, le mie abitudini e le mie certezze che mi rendono una persona che non definirei forte ma stabile, ben piantata al suolo, consapevole di ogni cosa che la circonda.
Non dico questo per cattiveria, semplicemente perchè noi ragazzi dobbiamo iniziare a staccarci da ciò che conferisce in noi sicurezza e tranquillità, dobbiamo imporci di andare via e comprendere tutto ciò che adesso rappresenta per noi un'utopia, e di farlo senza rimorso.
Oggi per cambiare ho deciso di inserire una mia citazione, che penso rispecchi la persona che sono riferita a quest'esperienza.

"Nella mia valigia non porterò scarpe ma determinazione, non porterò magliette ma curiosità, non porterò abitudini ma cambiamenti".
                                        
                                                                                                         Edoardo

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